Attrezzi per il traforo

Sarebbe bello poter riscoprire con i bambini l'arte del traforo, cioè della lavorazione di tavole di compensato per poi assemblarle per costruire modellini o oggetti in tre dimensioni.

Lo strumento di base è l'archetto in metallo con due morsetti che hanno il compito di tenere tesa la sottile lama. la forma ad arco dell'archetto permette di proseguire col taglio anche all'interno della tavoletta di legno, lontano dal margine.

 

Per i tagli ad occhiello è necessario forare la tavoletta di legno per potervi infilare la lama prima di fissarla nel secondo morsetto dell'archetto: il trapano a vite funzionante a mano dà la possibilità di completare il foro in pochi secondi (essendo il compensato piuttosto morbido e sottile).

 

Tra gli attrezzi di base del traforo c'è il piccolo "supporto" da lavoro fissabile al piano del tavolo per mezzo di un semplice morsetto metallico. Il supporto presenta un foro e un ritaglio a coda di rondine che permette alla lama di muoversi per tagliare la tavola di compensato appoggiata appunto sul supporto. Su un lato del supporto sono di solito presenti due rientranze adatte ad agganciare l'archetto mantenendolo leggermente stretto per fissare comodamente la lama.

  

Si tenga presente che le prime volte le lame si romperanno facilmente perché è necessario imparare a dosare la forza applicata all'archetto in fase di taglio. Quindi è bene prevedere una nutrita scorta.

Per rifinire i lavori serve della carta abrasiva piuttosto fine e della colla vinilica.

Attrezzi per un laboratorio del legno

Escludendo tutti gli utensili elettrici, provo a fare un elenco di alcuni strumenti abbastanza semplici da usare (e che i bambini possono conoscere sperimentando), indicando per ciascuno un costo approssimativo qualora si volesse realizzare un angolo / laboratorio per lavorare il legno.

Morsa parallela da fissare al banco da lavoro (da 20 €)

morsa parallela

Raspe di varie dimensioni (da 1 €)

Lime di varie dimensioni (da 1 €)

Carta vetrata / abrasiva di varie grane (maggiore è il numero della grana e più fine è la levigatura). Può essere usata avvolgendola attorno a un prisma di legno per evitare schegge e surriscaldamento (da pochi cent.)

 

Seghetto a mano (ho escluso il classico archetto da traforo perché le lame sottili si rompono facilmente) (da 3 €)

seghetto

Colla vinilica (da 1 €)

 Trapano a mano (da 12 €) con punte per legno

Il pantografo

Con poco materiale si può costruire un pantografo, strumento meccanico per riprodurre disegni in scala (ingranditi o rimpiccioliti). Il pantografo è costituito da quattro listelli di legno fissati tra loro con viti e dadi in modo da poter essere aperti o chiusi a compasso, una vite (o una ventosa) per fissare al tavolo un'estremità; una punta per seguire il tracciato del disegno originale; una sede per la matita/penna che disegnerà la copia dell'originale. I bracci del pantografo in sostanza amplificando (o riducono) un movimento.

Servono due listelli di legno lunghi 42-45 cm e due lunghi 22-25 cm; 4 viti con rondella e dado; un trapano a mano con una punta adatta al diametro delle viti e una punta adatta al diametro della matita.

 

Forare i listelli di legno mantenendo la distanza tra i fori di 20 cm (i due listelli più lunghi avranno tre fori, quelli più corti solo due)

Unire con le viti e i dadi i listelli (vedi foto) inserendo la rondella tra i due listelli di legno.

Fissare l'estremità di uno dei listelli lunghi al piano da lavoro (con una vite se il piano può essere forato, altrimenti con una ventosa). Inserire la matita all'estremità dell'altro listello lungo e una vite appuntita (o una penna che non scrive più) all'incrocio dei due listelli corti. Questa punta dovrà essere usata per seguire il tracciato del disegno originale; la matita lo riprodurrà a dimensioni raddoppiate su un altro foglio.

Invertendo la posizione della matita con quella della punta non-scrivente il pantografo dimezzerà le dimensioni del disegno originale anziché raddoppiarle.

  

 

 

Costruire le posate

Si possono costruire semplici posate (cucchiaio, forchetta, coltello) lavorando un semplice listello di legno lungo 20 cm, alto 3 e largo 1 per ciascuna posata. La lavorazione avviene con l'uso di una morsa da banco (fondamentale per tenere fermo il pezzo), raspe (per l'abbozzo della forma), lime e carta vetrata (per le finiture). Con un seghetto si possono realizzare i denti della forchetta.

      

Museo del falegname

Ho visitato il museo del falegname, allestito ad Almenno (a pochi km dalla città di Bergamo) dall'azienda Tino Sana.

Nei grandi spazi sono conservati gli antichi strumenti della bottega del falegname e di altre botteghe artigiane dei secoli scorsi (torni, pialle, frese, levigatrici con struttura in legno e spesso mosse dalla forza idraulica di mulini, trasmessa attraverso cinghie e pulegge).

  

Al piano superiore sono in mostra diversi oggetti interessanti della vita quotidiana di un centinaio d'anni fa.

In particolare il gran teatro dei burattini con una raccolta molto ricca di personaggi (con testa, mani e oggetti ovviamente in legno)

 

ma pure numerosissime biciclette: da una parte si può ricostruire la storia di questo mezzo dall'ottocento alle moderne bici da corsa (e in particolare bici e ricordi di Felice Gimondi), dall'altra una fantastica collezione di bici attrezzatissime per i più disparati mestieri ambulanti, dal falegname al barbiere, dal pompiere al gelataio passando per l'arrotino e lo scrivano.

In un'ala del secondo piano sono anche ricostruiti ambienti di vita pubblica e privata della prima metà del '900 (una cucina e una camera, un'osteria, alcune botteghe)

All'esterno è poi stata ricostruita una grande segheria ad acqua, funzionante per i gruppi e le scolaresche in visita.

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