chiamare soccorso
Anche ad un bambino può capitare di trovarsi ad assistere ad un incidente o una situazione d'emergenza.
Fornirgli pochi semplici strumenti per reagire in queste situazioni imprevedibili evitando di fare azioni sbagliate e riuscendo a chiamare o allertare nel minor tempo possibile qualcuno capace di intervenire, può essere già un ottimo obiettivo.
Chi si occupa di gestione dell'urgenza e dell'emergenza ha pensato e proposto alcune semplici attività e soprattutto giochi adatti ai bambini e ad essere proposti nelle scuole e in altri luoghi di comunità.
Uno degli obiettivi centrali di questi progetti è far memorizzare ai bambini il numero telefonico 112 (in genere letto come uno-uno-due) e simulare con loro il dialogo con l'operatore.
www.118bimbi.it (promosso da una Onlus con l'obiettivo di ridurre il disagio dei bambini durante il soccorso e il trasporto in ambulanza ma anche di avvicinare i bambini alla realtà del soccorso e dell'emergenza)
www.areu.lombardia.it (azienda regionale lombarda di emergenza ed urgenza che ha creato lo spazio Bim-box)
La specialità di infermiere
La proposta educativa dello scoutismo mette a disposizione dei bambini e dei ragazzi moltissimi modi per valorizzarsi, sperimentarsi, misurarsi, migliorare. Ogni bambino ha la possibilità di fare una "progressione personale" che si concretizza in nuove tappe conquistate e visibili a tutti con distintivi da cucire sull'uniforme.
Nei lupetti (bambini da 8 a 11 anni) esiste una serie di specialità tra le quali ognuno può scegliere (o gli possono essere suggerite) quelle che più si avvicinano ai propri interessi o passioni. Per conseguire la specialità deve superare una serie di prove alla sua portata e alla fine riceverà il distintivo prendendo contestualmente un impegno nei confronti di tutto il gruppo (Branco).
Punture
In caso di punture di vespe, calabroni, tafani o zanzare è sufficiente raffreddare con ghiaccio (non a diretto contatto con la pelle ma attraverso un panno); per le api bisogna prima usare una lama o un'unghia per togliere il pungiglione che rimane nella puntura. Se però si presentassero altri sintomi oltre il normale dolore (sudore, vertigini, respiro difficoltoso...) bisogna rivolgersi al pronto soccorso.
Per il morso della vipera bisogna raggiungere il pronto soccorso più vicino dopo aver tranquillizzato la persona (e senza fare operazioni quali tagli o succhiate).
Se invece è una zecca ad attaccare la pelle, va rimossa con cautela (con una pinzetta) ancora viva senza schiacciarla, bruciarla o bagnarla con sostanze quali ammoniaca, olio, benzina. Bisognerà tenere controllata la zona del corpo per un mese per notare eventuali arrossamenti.
Se al mare colpisce la medusa, bisogna restare nell'acqua salata cercando di rimuovere le vescicole urticanti con un oggetto piatto, evitando di grattare o bagnare con ammoniaca o altre sostanze.
primo auto-soccorso
Appena si inizia a lavorare con le proprie mani ci si assume il rischio di procurarsi qualche ferita, scottatura o abrasione. Il primo passo è ovviamente quello di ridurre al minimo questa probabilità (ma per azzerarla bisognerebbe evitare di fare qualsiasi cosa). Poi l'importante sarebbe saper intervenire, valutare la "gravità" di un incidente e gestire l'accaduto per evitare peggioramenti.
FERITE (tagli, abrasioni)
Lavare con abbondante acqua corrente per togliere l'eventuale sporco.
Disinfettare con acqua ossigenata, betadine, mercurocromo...
Proteggere con una garza fermata col cerotto adesivo.
In caso di arrossamenti o gonfiori potrebbe essere in corso un'infezione, quindi disinfettare di nuovo ed eventualmente consultare un medico.
USTIONI LEGGERE
Raffreddare con acqua (non servono disinfettanti).
Coprire la parte ustionata con garze sterili per proteggerla (non forare le eventuali vesciche).
fonte: Corriere della Sera e Società italiana Medicina d'emergenza-urgenza